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CONTATTI - DOVE SIAMO
COMPENSATORI DILATAZIONE
GIUNTI NON METALLICI
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 Il giunto è stampato con un'onda singola ad ampio raggio ed è formato da più strati di fibre di nylon, intrecciate diagonalmente ed immerse nella gomma così da consentire la necessaria flessibilità tra i vari strati. Inoltre: l'interno del bordo di ogni cartella è ulteriormente rinforzato da una fune a fili d'acciaio ad alta resistenza per aumentare la massima pressione di esercizio. Uno strato tubolare impermeabile protettivo di elastomero riveste in modo continuo sia la superficie interna del corpo sia le cartelle. In tal modo il fluido convogliato non può penetrare nella carcassa. Il tipo di elastomero usato per lo strato protettivo interno dipende dalle condizioni di esercizio e dalla natura del fluido convogliato: selezionare il tipo di elastomero più adatto valutandone la resistenza chimica e le altre proprietà fisiche dalle tabelle qui sotto riportate. Analogamente, tutta la superficie esterna del corpo è protetta da un altro strato tubolare impermeabile di elastomero che la riveste in modo continuo proteggendola dall'ambiente circostante.
Il tipo di elastomero usato per lo strato protettivo esterno dipende dalle condizioni ambientali alle quali il giunto sarà esposto (luce solare, fumi acidi, ambiente salino, ecc.).
Il giunto in gomma può essere tranquillamente utilizzato nelle tubazioni: per ridurne le sollecitazioni compensando i movimenti assiali, laterali, angolari dovuti a contrazione od estensione delle linee a causa delle escursioni termiche; per smorzare vibrazioni meccaniche; per interrompere la propagazione del rumore provocato dall'azione di pompaggio dei fluidi nelle tubazioni. I vantaggi dei giunti in gomma sono: minime dimensioni d'ingombro assiale; peso limitato; basse forze di deformazione; nessuna necessità di guarnizioni per l'installazione; elevata capacità di smorzamento acustico.
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La limitazione della corsa può avvenire sia sulla corsa in compressione, sia in estensione, oppure su entrambe, utilizzando il " KIT P". La quantità di corsa da limitare è definita regolando la posizione dei relativi dadi ed è fissata serrando i controdadi. I tiranti devono essere in grado di resistere alla spinta assiale sviluppata dal compensatore e dovuta alla pressione interna. Se il giunto deve dare anche corsa laterale, tra i dadi e il piano della flangia devono essere inserite sedi sferiche " KIT S". Le orecchie d'attacco dei tiranti limitatori sono montate sulle controflange della tubazione e devono essere spaziate tra loro ad intervalli uguali.
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I giunti in gomma, per effetto delle forze generate dalla pressione interna, hanno la tendenza a deformarsi lateralmente ed ad allungarsi. Le guide devono dare alla tubazione una completa libertà di movimento assiale e al contempo devono impedire qualsiasi spostamento laterale, anche verso l'alto, poiché, sempre per effetto del carico di punta, la tubazione potrebbe a seguito di un'eventuale lieve eccentricità iniziale, persino sollevarsi. Sono pertanto da escludersi nel modo più assoluto, sospensioni pendolari, a catenaria, o comunque prive di vincoli laterali. Per eliminare il rischio di disallineamento è pertanto necessaria una particolare attenzione nel prevedere, in ogni tratta rettilinea compensata, guide vincolanti in tutte le direzioni laterali, con intervalli e le modalità indicate nella tabella dei compensatori assiali e punti fissi sufficientemente robusti.
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I punti fissi hanno il compito di ancorare la tubazione e determinare la
direzione delle dilatazioni. In generale i punti fissi vengono
sollecitati dalle seguenti forze:
SOMMATORIA DEGLI ATTRITI. Le forze d'attrito delle guide, dipendono dai
rispettivi coefficienti e dal peso della
tubazione.
RESISTENZA PROPRIA DEL SOFFIETTO. ? costituita dalla forza che il soffietto oppone al suo allungamento
ed al suo accorciamento. Nelle tabelle tecniche la resistenza
propria del soffietto ? riferita ad ogni ?1mm di dilatazione. Quindi
nel caso in cui il compensatore non debba essere preteso, la forza
sar? il prodotto della resistenza propria per millimetro di corsa e
l'allungamento. Qualora si tratti di compensatore che deve essere
preteso del 30%, la resistenza propria verr? moltiplicata per un
coefficiente di 0.6.
REAZIONE DOVUTA ALLA PRESSIONE DI ESERCIZIO. Poich? il compensatore assiale ? costruito in modo da
resistere agli sforzi circonferenziali e di deformarsi elasticamente
in senso assiale, sotto l'azione della pressione interna, tender? a
generare una spinta . A causa di quest'ultima la tubazione viene a
trovarsi sottoposta a carico di punta e l'entit? di queste
sollecitazioni dipende sia dalla massima pressione di esercizio che
dalla sezione efficace dell'onda. Sar? il prodotto della sezione
efficace per la pressione di esercizio.
In base alle considerazioni
precedenti si possono pertanto verificare in una tubazione, ove sia
stato montato un compensatore assiale, i quattro seguenti casi
estremi.
TUBAZIONE FB92318DA SENZA PRESSIONE (tubazione sollecitata a trazione). La spinta sui
punti fissi ? dovuta alla resistenza propria del
compensatore.
TUBAZIONE FB92318DA A PRESSIONE DI PROVA (tubazione sollecitata a compressione ed a carico di punta). La sollecitazione sui punti fissi ? data dal prodotto della pressione
di prova per la sezione efficace d'onda. A tale spinta va sommata
algebricamente l'ulteriore quota dovuta alla resistenza propria del
compensatore, in relazione alla pB92318eformazione di montaggio
eventualmente gi? eseguita.
TUBAZIONE CALDA SENZA PRESSIONE (tubazione sollecitata a compressione ed a carico di punta). In questo caso, la sollecitazione sui punti fissi ?
dovuta alla resistenza propria del compensatore.
TUBAZIONE CALDA A PRESSIONE DI ESERCIZIO (tubazione sollecitata a compressione ed a carico di punta). In questo caso i punti fissi sono
sollecitati dalla spinta dovuta alla pressione di esercizio
moltiplicata per la sezione efficace e da quella relativa alla
resistenza propria del compensatore.
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Elastomero |
Temperatura di esercizio |
Resistente |
Non adatto |
starto interno |
strato esterno |
Min |
Max |
[°C] |
[°C] |
EPDM |
EPDM |
-10 |
105 |
Vapore, acqua calda e fB92318da, acqua potabile,ariacompressa senza tracce di oli lubrificanti,oli vegetali, ozono, alcoli, chetoni |
Oli minerali, solventi, idrocarburi aromatici |
Hypalon |
Neoprene |
-10 |
100 |
Acidi e basi forti, freon,idrossidi, ozono, alcoli, soluzioni alcaline e diipoclorito, idrocarburi alifatici |
Chetoni, esteri, alcuni acidiclorurati ossidanti, idrocarburi nitro aromatici. |
Neoprene |
Neoprene |
-10 |
105 |
Acqua calda e fB92318da, acqua potabile, acidi moderati, ozono |
Acidi ossidanti, esteri, chetoni, idrocarburi nitro-aromatici |
Nitrile |
Neoprene |
-10 |
100 |
La maggior parte degli idrocarburi, grassi, oli , fluidi idraulici, solventi |
Ozono, chetoni, esteri, aldeidi, idrocarburi nitro clorurati. |
Viton |
Neoprene |
-10 |
105 |
Tutti gli idrocarburi alifatici, aromatici ed alogenati. Molti acidi, oli animali e vegetali |
Chetoni, esteri e cloro |
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